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LA MOSTRA LASCIA LA GRECIA

Venezia alle finestre’: conclusioni…
e prospettive di un percorso espositivo.

–  il valore artistico della mostra
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Una Venezia metafisica, mutevole ed inafferrabile, una Venezia immaginaria, con prospettive inaspettate e accostamenti sorprendenti, una Venezia che si specchia nelle sue finestre, contemporaneamente proposta nella grande varietà dei suoi infissi e negli elementi naturali ed architettonici che in essi si specchiano, più o meno distorti ed evanescenti, talvolta in risultati compositivi del tutto originali, e ben lontani dalle strutture riflesse.

–  genesi della mostra
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Il prof Zipoli, docente sia di Letteratura persiana che di Ideazione fotografica presso la Cà Foscari di Venezia, ha inteso riunire in questa mostra i suoi due poli di interesse, accomunandoli sotto il segno del riflesso.
Come ha sottolineato nel suo intervento all’inaugurazione della tappa di Leros, ha inteso mostrare una Venezia inusuale quanto effimera, fissando nell’irripetibilità dello scatto il duplice segno delle finestre e delle strutture da queste riflesse.
Ed il simbolo del riflesso è ripreso dai versi di Abdolqader Bidel, da lui stesso tradotti in italiano e magistralmente resi in greco dal poeta Spiros Makrigiannis, che ci giungono da lontano, nel tempo e nello spazio, a fare da didascalia alle foto.

–  note quasi tecniche
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Ecco dunque come l’intuito artistico di Zipoli ci permette di ammirare una Venezia ritratta in un astrattismo quasi pittorico, ben lontana dall’abusata iconografia veneziana, con Canal grande ed i piccioni di piazza San Marco.
Immagini uniche, perché se anche provate a ritrovare il punto di ripresa, in quel dato giorno e quella data ora, se pure non vi tradisca una nuvola passeggera, basterà una luce accesa nella stanza, un vetro aperto o uno scuro chiuso, ed ecco che il riflesso ricercato non si riprodurrà più.
Le opere vengono esposte a coppie, accomunate da una particolarità tecnica o estetica che le avvicina, in modo da  sollecitare il visitatore alla ricerca dell’elemento in comune.

–  percorsi espositivi
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Venezia alle finestre
 è già stata esposta in sedi di prestigio come la Maison Europeenne de la Photografie di Parigi e il Museum of Contemporary Art di Teheran, oltre che a Roma, Postdam in Germania ed alla Cà Foscari di Venezia.
Successivamente, per iniziativa e con la coordinazione dell’AIAL, con il patrocino dell’Ambasciata d’Italia in Atene, ha iniziato un percorso espositivo in Grecia, iniziato in settembre 2013 presso l’Albergo della lingua di Spagna a cura del Consolato d’Italia in Rodi, per concludersi nel giugno 2014 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Salonicco.
Nel corso dei nove mesi di itinerario espositivo è stata ospitata presso le strutture razionaliste dell’atrio della scuola elementare di Lakki a Leros, presso l’area espositiva degli Antiche Terme Comunali di Patrasso, presso il Museo di Arte Grafica Takis Katsoulidis di Messini (Kalamata), presso le sale espositive dello storico Bouleftikò di Nafplio, presso l’atrio del Centro Culturale di Nea Ionia a Volos, e presso l’Istituto Italiano di Cultura di Atene.

–  importanza e significato locale
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Nel corso del lungo itinerario in Grecia, la mostra di Zipoli, attraverso le immagini di Venezia ed i versi di Bidel, ha portato con sé anche un’immagine positiva dell’isola, impressionando gli innumerevoli visitatori nel corso delle varie tappe sia per l’elevato livello artistico delle opere, sia per il fatto che l’iniziativa di una così complessa esposizione itinerante era partita da un’associazione culturale della lontana isoletta di Leros.
Analoga positiva impressione aveva suscitato due anni addietro la mostra …per lastre e per inchiostri… dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, che ha percorso la Grecia per iniziativa dell’AIAL e con il patrocinio dell’Ambasciata di Grecia e della Provincia di Palermo.

–  importanza e significato nel Paese
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Ambedue le suddette mostre rappresentano il positivo risultato di una vera e propria Rete di cooperazione culturale, l’importanza della quale risalta particolarmente in periodi di vacche magre, quando la cultura rischia l’emarginazione…
Dimostrano come con limitati mezzi economici, ma anche con tanto impegno, sia possibile produrre eventi culturali di elevato livello.

–  dedicato ai curatori locali
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La soddisfazione a conclusione di un evento riuscito ricompensa degli inevitabili disagi e delle fatiche organizzative, ed accomuna i partecipanti al termine dell’evento, quando è d’uso tirare le somme e fare bilanci…
Il fatto che i curatori locali si siano riproposti, e che se ne siano aggiunti di nuovi, suggerisce che la formula della cooperazione sia valida, e che si possa sperare prosegua anche in futuro.
E tutti coloro che hanno collaborato assumendosi il carico dell’organizzazione locale c’è da augurarsi che concordino, e ritengano l’esperienza condivisa positiva e gratificante.
Senza di loro, non ci sarebbe stata né mostra né cooperazione…

–  possibili prospettive
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Sono state avanzate proposte di prosecuzione dell’itinerario della mostra in alcuni paesi balcanici, ed il solo fatto che sia stato presa in esame tale possibilità dovrebbe inorgoglire non solo l’Autore, ma anche tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione della mostra itinerante in Grecia.
In quanto rappresenta un implicito riconoscimento della validità della mostra, e attesta come la notizia dell’iniziativa sia uscita fuori dai confini della Grecia, arricchendola così ulteriormente.

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