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7° RASSEGNA 2017

PUPI AVATI: umane debolezze…

[dalla presentazione della rassegna, a cura del segr.gen. 11.3.2017]

Cari amici, φίλες και φίλοι, καλησπέρα σας και καλώς ήρθατε,
Vi porgo il benvenuto a nome dell’associazione a questa settima edizione, gentilmente ospitata dal Centro Congressi del Crithoni’s Paradise, dell’ormai tradizionale appuntamento annuale con il cinema italiano.
Come per l’omaggio a Nino Manfredi di due anni fa, e la nuove generazioni della commedia italiana dell’anno scorso, anche quest’anno la rassegna del cinema italiano rientra nell’ambito della Rete di Cooperazione Culturale con il patrocinio ed il fondamentale contributo dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene.
La rassegna di quest’anno è dedicata ad uno dei più noti registi contemporanei italiani, Pupi Avati.
Prolifico mattatore della produzione cinematografica italiana (ha realizzato nel corso di una lunga carriera quasi 50 film), approda alla terza età raggiungendo una maturità artistica testimoniata da questa rassegna, che presenta quattro delle sue più recenti pellicole, tutte inedite in Grecia.

Pellicole di stile più o meno drammatico, ma raccontate dal Pupi Avati regista con grande sensibilità nei confronti del tema affrontato, quello delle “umane debolezze”, dalle lievi instabilità alle conclamate patologie psichiatriche, che accomunano tutti i protagonisti delle storie narrate.
Ed in sottofondo, il cenno di stile autobiografico tanto caro al Pupi Avati scenografo. Un accenno che ritroviamo attraverso l’ambientazione del film negli anni della sua giovinezza, oppure attraverso i flashback che riportano all’infanzia dei protagonisti, e sempre non mancano i riferimenti alla sua amata Bologna.
Non sempre in sottofondo è il riferimento al rapporto padre/figlio che in differenti forme e con differente incidenza sulla trama ritroviamo in tutte le pellicole della rassegna.
A partire dalla prima di stasera, in cui un profondo amore di coppia si trasforma gradatamente in amore materno verso il marito che regredisce all’età infantile, regressione simbolica utilizzata per raccontare l’Alzeimer.
Anche nel prossimo film della rassegna, di impianto molto meno drammatico, compare un protagonista segnato da trascorsi di labilità psichica, che però sembrano regredire con la conquista di un primo amore, riuscita grazie alla gentilezza e generosità dimostrata.
Ritornano da protagonista ne Il papa di Giovanna sia il rapporto padre/figlia (e parallelamente quello madre/figlia di segno negativo) sia la instabilità psichica esplosa in accesso omicida, che non intacca tuttavia il profondo amore paterno, permettendo così il “lieto fine”.
Anche nell’ultimo film della rassegna i temi paralleli del rapporto padre/figlio e della instabilità psichica rappresentano il filo conduttore di una riscoperta della figura paterna rifiutata e di un riscatto artistico conquistato al prezzo di un rifugio nella follia.
Quattro pellicole che dimostrano come si possano affrontare delle tematiche estremamente profonde con leggerezza di tocco e grande abilità registica, rendendole così particolarmente gradevoli allo spettatore.
Grazie per l’attenzione και καλή διασκέδαση!

poster & gallery

official trailer

booklet

italian version

Una sconfinata giovinezza | Μια άπειρη νεότητα – Pupi Avati, 2010
La seconda notte di nozze | Η δεύτερη νύχτα γάμου – Pupi Avati, 2005
Il papà di Giovanna | Ο μπαμπάς της Τζοβάνα – Pupi Avati, 2008
Un ragazzo d’oro | Ένα χρυσό παιδί – Pupi Avati, 2014

 

RASSEGNA STAMPA    [clicca sull’icona per leggere il relativo articolo]

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