UN SORRISO NEL BUIO
La satira nel periodo bellico
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La mostra in oggetto ha preso l’avvio più di un anno addietro, quando siamo venuti a conoscenza di un video realizzaτο dalla Casa della Memoria di Brescia* a partire da un volumetto di Franco Quattrocchi, pubblicato nel lontano ’46, all’indomani della fine della guerra, che presentava con molta autoironia e illustrava con numerose vignette, molto valide anche dal punto di vista estetico, il periodo di internamento nel campo di prigionia di Hammerstein dopo l’8 settembre.
Rielaborato a cura dell’ing Armellin e sottotitolato in greco grazie alla traduzione di Nena Siskou, abbiamo deciso di presentarlo in un più ampio contesto di raccolta di vignette satiriche pubblicate durante il periodo bellico in tutti i paesi coinvolti nel conflitto, nell’ambito della commemorazione dei 70 anni della Battaglia di Leros.
La raccolta di tale materiale si è rivelata molto più difficile del prevedibile, e solo grazie al fondamentale contributo di numerosi amici siamo riusciti a riunire le circa duecento vignette esposte, per le quali ringraziamo la responsabile dell’Archivio Storico di Leros, sig. Simela Papaiorghiou, il collezionista Ianni Paraponiari, gli storici Peter Schenk di Berlino e Luciano Alberghini di Roma, e lo stesso Roberto Armellin.
Le vignette sono state esposte volutamente senza alcun criterio classificativo, se si fa eccezione per i pannelli iniziali e finali che raccolgono quelle di Franco Quattrocchi, del quale diamo qualche cenno biografico.
Una breve presentazione dell’ing Armellin chiarisce ragioni e modalità della riedizione del volume originale, mentre un stralcio del ‘diario della naja’ costituisce, in un certo senso, il prologo al video.
Nato nel 1917 vicino Roma, Franco Quattrocchi si iscrive alla facoltà di ingegneria ma allo scoppio della guerra, a 24 anni, rinunzia al rinvio per motivi di studio e viene arruolato, nominato sergente, e poi sottotenente di artiglieria al termine del Corso Allievi Ufficiali. Durante questo periodo tiene una sorta di diario umoristico arricchito da numerose vignette, il ‘Diario della naja’.
Inviato nel marzo ’43 in Germania per perfezionamento, viene sorpreso lì dall’8 settembre ed internato in un campo di concentramento per ufficiali. Continua durante la prigionia a tenere il diario illustrato.
Rientrato in Italia nel ’45 e ripresi gli studi universitari, pubblica nel ’46 un estratto del diario relativo al periodo di prigionia in un volumetto di 24 pagine dal titolo ‘Guida di Hammerstein’. Laureatosi in ingegneria edile, lavora alla progettazione di autostrade.
Muore nel 2011 a 94 anni.
Oltre alla realizzazione del video citato, a cura della Casa della Memoria – Brescia è stato ripubblicato nel 2011 anche il volume originale di F.Quattrocchi ‘Guida di Hammerstein’, completato da alcune pagine del ‘Diario della naja’ contenente le vignette esposte ed offerto alla Casa della Memoria dallo stesso autore, che al momento della riedizione era ancora in vita.