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TRA SACRO E PROFANO…

Sincretismo tra sacro e profano nei festeggiamenti di S.Giuseppe in Sicilia.

Intervento al 5° convegno/festival di musica tradizionale del Dodecaneso.

festival_artemisL’associazione ha partecipato con un intervento del Presidente al convegno che si è svolto a Leros dal 3 al 5 maggio 2016 presso la sala convegni del Crithoni’s Paradise, presso la piazza di Patelo e la terrazza prospiciente la sede dell’associazione Artemis a Platanos, organizzatrice della manifestazione con la collaborazione ed il patrocinio della Regione Sud-Egeo.
Il tema del convegno, giunto alla quinta edizione con cadenza biennale, era “Le feste popolari ieri ed oggi” ed ha visto la partecipazione di numerosi oratori giunti non solo da isole dell’Egeo, ma anche dal resto della Grecia, e persino dalla Serbia e, appunto, dall’Italia.

 

 

 

 

 

 

 

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Riportiamo di seguito un breve abstract della relazione.

L’equinozio di primavera riveste da sempre fondamentale importanza nelle comunità ad economia agricola e dai tempi più remoti rappresenta una data fondamentale nel calendario religioso di ciascuna epoca. I suoi simboli persistono tutt’oggi, anche se necessitano di una attenta lettura di decriptazione. Dalle celebrazioni dei misteri eleusini in onore di Cerere/Dimitra, con il simbolico ratto e restituzione semestrale di Proserpina/Persefone che simboleggia il ritorno della primavera, a quelle dei baccanalia in onore di Bacco/Dionisio (simbolo non solo della vendemmia, ma anche del germogliare), i riti propiziatori di un buon raccolto si riscontrano in tutti i tempi attorno alla fatidica data dell’equinozio. E colgono l’occasione delle feste che cadono intorno a tale data per esprimersi “sotto mentite spoglie”, dal Liber Pater, divinità italica remota e occasione per la consacrazione a cives dell’adolescente romano, ai festeggiamenti odierni di San Giuseppe, particolarmente amato in tutta la sicilia e dove è patrono in ben 13 comuni. Una festività peculiare, che si caratterizza con alcuni elementi (anche se oggi sopravvissuti solo nelle manifestazioni folcloristiche locali) quali l’altare, il pranzo dei “santi”, il pane rituale e la “vampa” (= il falò) della vigilia. Di questi elementi, sommariamente illustrati nella relazione, importanza fondamentale ha certamente il pane rituale, elemento fondamentale nelle offerte propiziatorie alle divinità festeggiate nel corso dei millenni, sopravvissuto ancor oggi in forme elaborate che raggiungono elevati livelli di “arte effimera”.

 

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credits:     
[- Francesco Paolo Frontini – Ciuri ciuri, 1883 (strumentale)
[-Santacroceweb: Lavorazione del pane di San Giuseppe,     

  [https://youtu.be/DwLNLTFjvTs (editing: enzob.)      
[- Fatima Giallombardo: La festa di San Giuseppe in Sicilia – Fondaz.Buttitta, 2006
[http://www.altaridisangiuseppe.it/home

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