GIUFÀ E IL MARE
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La filodrammatica di Leros mette in scena per la prima volta in Grecia in collaborazione con l’associazione la performance teatrale Giufà e il mare di Antonello Antonante.
La pièce teatrale è stata rappresentata a Leros presso l’atrio della scuola elementare di Lakki venerdì 8 e sabato 9 settembre 2017, e a Lipsi presso il Parco Culturale sabato 16 settembre 2017.
“…Nasco ogni giorno in tanti luoghi diversi, nasco ogni volta che a qualcuno viene in mente di raccontare una storia, e lì mi fermo ad abitare. Abito la memoria…
Ma non tutti sanno farlo. Solo alcuni posseggono il misterioso potere di incantarti. Solo alcuni posseggono… l’arte di narrare. C’era una volta… l’inizio è sempre uguale. E poi parole, parole, infine soltanto parole. Ma lievi… tanto da trasvolare fino alle stelle e da lì, ritornare. A portare un pugno di pulviscolo cosmico… fin dentro il tuo cuore.
Rappresentata per la prima volta in Italia nel 1998 da Maurizio Stammati al Teatro dell’Acquario di Cosenza con la regia dell’autore, ha festeggiato a Ravenna nel 2006 la sua 500° replica avendo toccato tutte le regioni d’Italia.Viene presentata in greco, per la traduzione di Lorena Zanin e con la regia di Irini Dinaki e Viki Theotokatou, nell’interpretazione di Lefteri Diamantara e Irini Tsatsou.
[trailer della rappresentazione italiana]
Giufà, misto di arguzia e di ingenuità, è un tipico esempio di transumanza narrativa. Temi uguali o quasi si ritrovano, talvolta identici anche nei nomi, in molti paesi appartenenti a un’area culturale che affonda le radici in una comune matrice: il Mediterraneo.
Ma non è solo un viaggio attraverso il mare nostrum, è anche un viaggio attraverso il teatro, dove il gioco della finzione si cela e si svela repentinamente e dove i modi e le tecniche si fondono e si confondono in un continuo fluire.
Un racconto nel racconto, il cantastorie che gioca con il percorso narrativo quanto con gli elementi scenografici.
Lo spettacolo, realizzato a tecnica mista (teatro d’attore, teatro musicale, teatro di figura), riesce ad incantare trasversalmente tutte le generazioni, e si pone al di sopra di ogni categoria, offrendo agli spettatori molteplici livelli di lettura.
Una rappresentazione per ragazzi dai 6 ai 106 anni…
I francofoni possono trovarne qui un ampio riassunto, realizzato da Bernard Morin.