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BORGHI SOSTENIBILI

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“Borghi sostenibili del Piemonte: località per un turismo più responsabile” è un progetto della regione Piemonte, nato nel 2006 in collaborazione con Environment Park – Parco scientifico e tecnologico per l’ambiente di Torino. Il progetto ha lo scopo di rinnovare l’offerta turistica della regione in chiave di sostenibilità ambientale e turismo responsabile.
L’iniziativa è volta a migliorare la consapevolezza, la conoscenza e le competenze degli attori locali in tema di sviluppo sostenibile e di rispondere al contempo all’esigenza di “fare sistema”, sviluppando anche fra le comunità locali una maggiore attenzione agli obiettivi e alle politiche turistiche e di sostenibilità, nonché un nuovo approccio nei confronti del turista.
Nel 2021 la Regione Piemonte ed Environment Park hanno selezionato sette comuni piemontesi che presentano il miglior rapporto tra offerta culturale e impatto ambientale. I borghi selezionati sono presentati con il progetto “Video-pillole dei Borghi del Piemonte”, incluso nell’ambito della VIII rassegna virtuale ItalyOnStage dedicata alla cultura MadeInItaly.

Alagna Valsesia

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In viaggio nei luoghi della cultura Walser

     Posto a circa 1200 metri alla testata della Valle del Sesia, Alagna è la principale via d’accesso alla vetta del Monte Rosa, la seconda cima più alta d’Europa. Nella Splendida cornice del Parco Naturale Alta Valsesia, l'area protetta più alta d’Europa, Alagna presenta paesaggi mozzafiato in una natura spesso intatta ed incontaminata, ideali per un turismo sportivo e naturalistico sia nella stagione estiva che invernale.
     Alagna Valsesia ha saputo conservare e valorizzare gli elementi distintivi della cultura e della storia della propria comunità. Walser, popolazione di origine germanica che abita le regioni alpine attorno al massiccio del Monte Rosa, Suddivisa in diverse frazioni, nel borgo si respira tuttora questa cultura: l’artigianato, la cucina tipica, l’architettura, l’arte e la lingua ne sono una testimonianza.

Avigliana

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La città medievale dal cuore verde

     Avigliana è un autentico gioiello medievale alle porte della valle di Susa sulla via per la Francia; è situato in una conca naturale attorno ai due laghi nella piana che si apre sulla riva destra del fiume Dora Riparia. È protetta a monte dai boschi morenici che salgono verso la val Sangone accanto alla mole della Sacra di San Michele (abbazia di origine), simbolo della Regione Piemonte, e a valle dal rialzo morenico del Monte Cuneo di fronte all’orizzonte della bassa val Susa fino al Rocciamelone e al Moncenisio.
     Gli elementi di interesse turistico sono distribuiti tra il centro storico, che si sviluppa intorno a Piazza Conte Rosso, dal quale si può accedere alle rovine del castello che lo sovrastano, e il parco naturale dei laghi di Avigliana con il suo ecosistema molto variegato.

Candelo

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Un ricetto di tutti, emozioni per tutti

     Il comune di Candelo si trova a pochi chilometri da Biella ed è la porta del Medioevo biellese, l’ingresso privilegiato per il turismo sostenibile del territorio; presenta un’area di carattere storico ambientale unica in Italia con itinerari “dalla storia alla natura”: dal ricetto medievale al paesaggio della Baraggia candele, una sorta di savana piemontese.
     Il Ricetto di Candelo, è una struttura fortificata tardo medievale, un unicum a livello europeo, un capolavoro dell’ingegno e della fatica di una comunità di piccoli agricoltori, orgogliosi, fieri, innamorati del proprio paese e di questo simbolo della loro coesione. Accoglienza, visite guidate al ricetto e alla Baraggia, laboratori didattici per i bambini sono organizzati dalla Pro Loco.
     A poca distanza vi è la Baraggia, ultimo lembo di un territorio rimasto incolto tra la pianura e i primi contrafforti delle Alpi biellesi. Punteggiata da boschetti di castagni e alberi secolari dove sono possibili escursioni a piedi, in bicicletta, a cavallo.

Castellar-Saluzzo

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A spasso con le sentinelle dei campi

     Piccolo borgo alle porte di Saluzzo, in provincia di Cuneo, il paese di Castellar è sorto ai piedi di uno sperone roccioso dominato da un Castello del secolo XIV. Restauro e rimaneggiato in epoche successive, il castello venne trasformato in residenza signorile.
     La “Festa degli Spaventapasseri”, che il Comune ripropone ogni anno, è un grande museo a cielo aperto dedicato alle “sentinelle dei campi”. Il notevole e crescente numero di persone che fa visita al borgo durante la manifestazione ha contribuito a far conoscere al meglio il borgo stesso e ha incrementato il recupero del patrimonio edilizio esistente contribuendo alla promozione dei prodotti locali.

Cortemilia

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La città medievale dal cuore verde

     Centro di riferimento geografico e culturale della Valli Bormida e Uzzone, Cortemilia è da sempre considerata la capitale della Nocciola, frutto da cui ha ricevuto grande fama nel mondo ed intorno al quale si è sviluppata una importante economia: dalla coltivazione alla sua trasformazione; dalla produzione dei macchinari per la lavorazione alla produzione di semilavorati per la grande industria; dalla rilevante e apprezzata produzione dolciaria artigianale al turismo legato all’enogastronomia.
     Il borgo è circondato da un anfiteatro di colline arricchite dai famosi terrazzi di pietra, paesaggi terrazzati monumenti della storia geologica e del sapere umano, originati dall’enorme sforzo collettivo e inventivo di diverse generazioni.
     Dopo essersi caratterizzata come importante centro agricolo, Cortemilia ha scoperto negli ultimi anni la vocazione turistica e commerciale dei prodotti tipici (su tutti la vite e la nocciola), che ne qualificano l’offerta turistica creando una nuova immagine anche economica.

Ostana

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Paesaggi del Monviso

     Il comune di Ostana è un piccolo borgo alpino disposto sul versante meridionale dell’alta Valle Po, valle delle Alpi Cozie in provincia di Cuneo. Comunità occitana, costituita da numerose borgate, Ostana guarda al Monviso, il Re di Pietra che si offre allo sguardo con la vetta a Piramide che dai suoi 3842 metri sovrasta le altre cime del gruppo, domina la pianura e disegna un tratto rappresentativo delle Alpi del Sole.
     Nel 1921 il comune dichiarava 1187 abitanti; oggi sono appena alcune decine, ma chi se n’è andato ci torna ogni volta che può, per proteggere, lavorare, cantare, sognare assieme a chi ancora ci vive. Il sogno è un paese che rinasca.
     Tante le iniziative comunitarie: feste campestri, balli e canti corali di gruppi spontanei, raduni di alpini, la giornata della cottura del pane; numerosi sono le proposte del museo etnografico e non è tralasciata la cura collettiva dell’ambiente. La festa è incontro, occasione per lavorare assieme, confrontarsi su progetti che rendano possibile un ritorno e l’accoglienza di chi in questo paese vuole mettere radici, magari semplicemente per riscoprire il senso della propria vita.
     Davanti al municipio sventola la bandiera occitana, segno tangibile di una tradizione linguistica che si vuole ancora vitale.

Vogogna

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Un borgo di Valle con uno sguardo ai monti

     Vogogna è un antico paese medievale, al cospetto della catena del Monte Rosa, immerso nel verde della Valle Ossola a pochi chilometri dai laghi Maggiore, Orta, Mergozzo. Parte del suo territorio è inserito nel Parco Nazionale del Val Grande, l’area Wilderness più vasta d’Europa.
     Sono possibili escursioni in scenari suggestivi, quali la mulattiera che dal castello porta alla frazione montana Genestredo e alla Rocca; i sentieri che collegano la piana dell’Ossola attraversando gli alpeggi abbondanti e le aree interne più selvagge del parco.
     Il borgo medievale, valorizzato dalla pavimentazione in ciottoli di fiume e dai tetti in piode, costituisce uno splendido palcoscenico per alcune manifestazioni religiose e civili organizzate dai volenterosi cittadini di Vogogna. Nella centrale piazzetta medievale è possibile visitare il trecentesco Palazzo pretorio, che conserva al suo interno il Mascherone Celtico, e poco più avanti la Chiesa di Santa Marta risalente al XVI secolo.

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