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UNA NOTTE CON ALBERTO ANGELA

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Stanotte a…

Stanotte a… è una serie di documentari sulla storia dell’arte che va in onda su Rai 1 con grande successo dal 2015. Il progetto intende mostrare al grande pubblico quei luoghi ricchi di storia e cultura che di giorno sono affollati dai tanti turisti, ma che di notte rimangono soli nella loro immensità.
Alberto Angela ha scelto la notte per filmare i musei più importanti del mondo perché è l’unico momento in cui è possibile osservare le sale vuote o i reperti preziosi fuori dalle vetrine, proprio perché non ci sono visitatori, mostrando così un’altra faccia di quel luogo che altrimenti sarebbe impercettibile durante il giorno.
Di notte il Museo cambia volto. Siamo solo noi davanti ai capolavori, immersi nel silenzio.

Stanotte a Venezia

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Alberto Angela accompagna gli spettatori fra calli e campielli alla scoperta della Venezia notturna, quella più affascinante e misteriosa, la più romantica delle destinazioni. Un palcoscenico pieno di arte, amori, intrighi e commerci su cui si muovevano personaggi, come Goldoni, Vivaldi, Marco Polo, Casanova. Un viaggio fra celebri capolavori come la Tempesta del Giorgione o l’Uomo vitruviano di Leonardo, fra i marmi preziosi e l’oro dei mosaici, il silenzio della laguna e il buio delle storiche prigioni.
Qui tutto richiama Bisanzio e le rotte verso Oriente, tutto ricorda il coraggio di mercanti ed esploratori e la costruzione di una Repubblica che, per lunghi secoli, ha goduto di una piena indipendenza, rendendo la Serenissima un’esperienza unica nel panorama degli antichi stati italiani.
Si scoprirà come si eleggeva il doge, come si costruiva una gondola o le robuste galee destinate a garantire a Venezia il dominio dei mari, cosa rende unici i preziosi vetri di Murano, come dipingeva Canaletto le sue vedute e come realizzava Tintoretto i suoi immensi teleri. Viaggiando alla scoperta di una società che amava ricchezza e raffinatezza, lusso e musica, gioco d’azzardo e belle cortigiane, lo spettatore sarà condotto anche dove il normale turista non può arrivare: sotto il soffitto di Palazzo Ducale o dietro le quinte della Fenice, facendo anche incontri davvero inaspettati, come un dinosauro in Canal Grande.
Una notte in giro nella laguna, fino a rivedere sull’acqua i riflessi della luce rosa dell’alba.

Stanotte a Pompei

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Affreschi a tinte vivaci, un cavallo bardato, un padrone e uno schiavo che si preparavano a fuggire, un’iscrizione che permette di datare con sicurezza l’eruzione, prezioso vasellame… Pompei ha ancora molto da rivelare e da raccontare.
Il viaggio segue minuto per minuto la tragedia che distrusse l’antica città di Pompei partendo dalla notte prima dell’eruzione. Si rivivranno quelle terribili ore, cercando di immedesimarci con gli abitanti del tempo. Oltre a Pompei si visiterà Ercolano, con le sue meravigliose terme ancora intatte e i favolosi gioielli ritrovati sugli scheletri dei fuggiaschi.
Il sole è tramontato, i turisti sono andati via, e l’intera città di Pompei si offre agli spettatori nel silenzio. Ad accompagnarci saranno via via degli ospiti illustri. E soprattutto il testimone della tragedia, Plinio il giovane, che ha raccontato della morte dello zio Plinio il vecchio e di come invece lui si sia salvato.
Il racconto partirà dalla cima del Vesuvio per sfatare un luogo comune. Il vulcano non esisteva ancora, si è formato proprio a causa di quella esplosione del 79 dopo Cristo. Ecco perché i pompeiani non erano allarmati dai molti segnali che si succedevano nei giorni e nelle settimane precedenti: scosse di terremoto, mancanza d’acqua, crolli paurosi. La vita continua nelle affollate strade, poi si entrerà nella Villa dei Misteri per ammirare i colori nei quali vivevano immersi gli antichi romani.
Tutto sembrava tranquillo, i pompeiani stavano riparando i danni provocati qualche tempo prima da una scossa di terremoto, ma all’improvviso il vulcano mostra tutta la sua furia. Nel giro di poche ore tutta la costa è devastata. Possiamo vedere alcune delle tante vittime fissate nei loro ultimi istanti grazie ai calchi. E la pietà si unisce alla meraviglia per i tesori che alcuni hanno portato con sé o che sono stati trovati tra le macerie e sono custoditi per la maggior parte al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
La riscoperta di Pompei è cominciata nel Settecento, e tra i primi visitatori Wolfgang Amadeus Mozart, una visita che ha lasciato il segno nella sua opera. Dal Settecento in poi, grazie ai tanti lavori e alle tante ricerche, Pompei è diventata la più viva delle città morte e come tale viene raccontata da Alberto Angela.

Stanotte al Museo Egizio

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Nella notte i capolavori dell’antico Egitto emergono uno dopo l’altro nelle ricche sale torinesi e si lasciano ammirare in tutto il loro splendore. Il conduttore guida gli spettatori tra gigantesche statue di sfingi e faraoni, in una ricca tomba e all’interno di un tempio nubiano ricostruito pezzo per pezzo nel museo.
Con la complicità del direttore del Museo e un gruppo di ricercatori, al lavoro anche di notte in un laboratorio che ricorda quelli della polizia scientifica, si ha modo di osservare particolari inconsueti della vita quotidiana degli Egizi come le parrucche, le vesti pieghettate, i sandali infradito, il trucco per il viso e per gli occhi, e soprattutto gioielli e amuleti.
Chi dice Egitto dice mummie e a Torino ce ne sono alcune davvero singolari. Tra le altre vi sono custodite quelle di tre sorelle di cui si conoscono anche i nomi, e quella di un ignoto con i tratti del volto dipinti che lo fa assomigliare a un tragico pupazzo.

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